“Amico mio, qui o fai il surf o fai l’eroina”.
Questo mi disse quindici anni fa un randagio italiano trapiantato in quell’isola vulcanica emersa davanti al Marocco che prende il nome di Fuerteventura.
E non aveva torto.
Durante i giorni nei quali l’impietoso vento da Nord strappava la cresta alle onde rendendole insurfabili, ti potevi imbattere in qualche zombie con lo sguardo sconsolato alla guida di un polveroso furgone di terza mano.
Le parole non servivano.Tutti avevano scritto in faccia “NIENTE SURF”.
I tempi cambiano, gli hippies diventano fighetti col SUV -ma sempre bello impolverato- e lo skateboarding fa la sua comparsa sull’isola e con lui i primi parks.
Ce ne sono diversi sparsi quà e là ma per quelli che vogliono coniugare al meglio il surf con qualche grindata ve ne consiglio due.
Il primo si trova al centro di Corrallejo vicino al centro commerciale Campanario, frequentatissimo dai “locals” e l’ho visto crescere pian piano in questi anni.
Era solo un buon flat con qualche struttura in legno riarsa dal sole ma poteva vantare una fantastica Minirampa di 1,70 davvero ben realizzata e larga il giusto.Divertentissima.
Sfortunatamente la prima volta che l’ho skateata il vento era così forte da rendere quasi impossibili i miei FS ollies costringendomi a maldestri grabs per mantenere il contatto con la tavola.
Purtroppo oggi della mini rimane solo uno spettrale scheletro a causa del solito cretino che scherza col fuoco ma a pochi metri è stata costruita una piccola ma radicale bowl in cemento (nuovissima e velocissima, forse un po’ ripida per i beginners quindi…occhio!) corredata di relativi quarter-ini e curbs che permettono linee niente male.
Prima delle 17 ti puoi skateare tutto questo da solo se proprio vuoi fare il “soul skater” con le Vans bucate -parente del più attempato soul surfer con le infradito puzzolenti-, altrimenti ti tocca dividere le strutture con un’orda di ventenni indemoniati che bruciano i coping già incandescenti per il clima canario.
Impressionante il livello delle ragazze, sono rimasto di sasso quando una moretta si è sparata nollie tail slide al primo tentativo sul fun box.
Mi ha anche sorriso, potrei essere suo padre.
A dieci minuti di macchina da Corrallejo impossibile non scorgere la mini bowl in cemento rosso che costeggia l’unica rotonda del piccolo paesino di Lajares.
Si tratta di una piccola perla di Do It Yourself magistralmente realizzata dagli skaters locali.Ok, non sarà velocissima ma permette a tutti di divertirsi essendo collegata ad una micro e ad un’area per il surfskate o carver o come diavolo vi piace chiamare quel coso lì.
Fantastica la situazione:bowl, micro, skate shop e baretto, il tutto praticamente in mezzo al deserto all’ombra di un vulcano spento.
Da vedere.
Ultimi due consigli: a Fuerte col sole non si scherza quindi evitate di skateare nelle ore centrali della giornata, mantenetevi sempre ben idratati e non dimenticate di montare ruote medio grandi e piuttosto morbide, il cemento dei park è spesso rovinato da calore, sabbia e salsedine per cui skateare con le 50mm 101A non aiuta…l’infido sassolino è sempre in agguato.
Il mio più sentito GRAZIE va a Riccardo Villetti di Surftolive per avermi permesso di vivere questa fantastica avventura.
SEE YOU OUT THERE.
Ringrazio per le foto Tommaso Pardini, Gianmarco Polacchi e Michela Angelotti.
Surf report by Glauco
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