1) Presentati in libertà.
Mi chiamo Michele Scaciga e vivo nel nord del Piemonte, a venti Km da Domodossola, città di confine con la Svizzera.
Ho sempre amato il disegno così dopo gli studi tecnici ho studiato a Milano al Castello Sforzesco in quell’istituto che si chiamava Arte e Messaggio e dal quale sono uscito con pochi disegni ma una bella infarinatura di Semiotica, ed in contemporanea ho frequentato la Scuola del Fumetto dove ho messo solide basi sul disegno e sviluppato il mio amore per l’ arte. Stare per tre anni a scambiare idee con docenti e studenti praticanti questa arte divoratrice di stili, mode, espressioni, letteratura mi ha dato molto.
L’influenza maggiore però, ai tempi, l’ho avuta dal cinema d’autore. Ho visto in giovane età, entro i vent’anni, tutto Bergman, Godard, Tarkovsky, Wenders, Greenaway, Welles, Fellini. Allora come oggi (per ragioni diverse) il cinema che rappresentava la classicità della settima arte si trovava col contagocce, ma sicuramente da parte mia l’espressione di un regista conosciuto veniva cercata come una visione, come se potesse cambiarmi la vita.
Pensavo alla figura del regista come quella di un poeta guerriero, che riusciva a portare nel mondo in mezzo a budget ridotti e circostanze arbitrarie, un’ intuizione poetica.
Oltre che nella letteratura, messaggi poetici li ho quindi trovati nel cinema, nei disegni rinascimentali e nei testi dei cantautori italiani: De Gregori, Fortis, Andrè/Bubola, Ciampi, Capossela, Battisti/Mogol, Fossati, Graziani; per citarne solo alcuni.
Credo di essermi dedicato all’arte principalmente perché l’Arte ha avuto un tale impatto su di me che ho avuto il desiderio di essere anch’io il creatore di effetti così straordinari.
2) parlaci di wiki poesia.
Nel 2019 con un gruppo di amici abbiamo dato vita a www.Wikipoesia.it , enciclopedia poetica che utilizza la catalogazione dei contenuti basata sulla piattaforma software Wikimedia, facile da consultare e riempire di contenuti.
Nel gruppo c’era chi si occupava della programmazione, chi più votato alle public-relation e chi, come me, catalogava inizialmente una ad una le schede dei vari concorsi.
Io ho sempre visto questo progetto, basato sul volontariato, come un piccolo avamposto di civiltà.
Ora mentre rispondo l’associo ad una rosa protetta da un’ampolla in un disegno di Antoine di Saint Exupéry. Qualcosa di bello, delicato, visibile, esposto, protetto, amato.
Oggi wikipoesia, della quale attualmente sono il presidente, cataloga più di 450 concorsi di poesia a livello nazionale, quasi cento dei quali sono da noi patrocinati.
3) quali cose adori fare?
Mi piace parlare d’arte. Leggere, guardare film, Inventare cose, generalmente usando il computer o fare gesti artistici; disegnare.
4) Credi in Dio?
Credo che ci sia qualcosa di fortemente arbitrario in questo universo, leggi fisiche, chimiche, forme...Si. Direi che c’è un Dio che ha ideato e determinato la maggior parte dell’esistente.
5) Quanti lavori fai?
Ho iniziato nel mondo del lavoro come illustratore di libri e fumetti, mestiere che faccio tuttora saltuariamente. Attualmente realizzo principalmente web-app turistiche e videoarte interattiva per musei; entrambi questi prodotti sono basati su mie idee e programmazione. È molto gratificante lavorare su qualcosa di inventato, con qualcosa che prima che lo ideassi non c’era.
6) La poesia è...
Una forma d’arte che si può creare e interpretare in tanti modi, tanti quanti sono gli individui; e forse anche più modi, visto che ognuno può coglierne aspetti differenti in diversi momenti di una singola settimana o della propria esistenza.
Oggi la considero un’ espressione che può fare molte cose, ad esempio riportare emozioni e idee che apparentemente possono esistere solo nell'arte ma che attraverso l'espressione cominciano ad appartenere a noi e conseguentemente a diventare vere.
La poesia è una comunicazione che può dare piacevolezza,
trasportarti,
qualcosa che può accompagnati verso il cielo o deporti a morire come Ofelia in un fiume gelido.
Essa mi dà la certezza della grazia e del miracolo del potere salvifico della parola.
La Poesia per me deve avere un’incompletezza, portarmi sull’uscio e lasciare che sia io ad entrare.
Se la poesia è buona, la parte più importante della creazione, la fai tu, con la tua immaginazione
7)Progetti per il futuro…
Mi piacerebbe rimettere in piedi il mio progetto cinematografico sperimentale, nel quale mi dedicavo alla regia.
Nel 2019 con uno sparuto gruppo di attori ho realizzato un cortometraggio ogni settimana per 33 settimane, durante le quali mi sono divertito e ho imparato molto, era un atto artistico molto puro il nostro nel quale vi era l’improvvisazione nella sua forma più nobile, ovvero il nostro metterci a disposizione dell’ opera mentre essa si formava, come in una danza di gruppo. Il focus era sulla creatività e sul montaggio (altri aspetti tecnici li tenni assolutamente in secondo piano). Vorrei continuare a fare e aggiungere qualità tecnica al progetto.
8)La tecnologia ci sta aiutando?
In molti casi si. In altrettanti ce la complica e ci confonde.
Ti parlerò del mio rapporto con la tecnologia.
Lo ZX Spectrum 48K che comprai nel 1985 (si, ho qualche anno) è stato una passione per me. Questa affinità che sento nei confronti dei computer non mi ha mai abbandonato.
Io faccio parte di quella generazione che ha assistito all’arrivo progressivo dell’elettronica nella sua vita.
Prima le calcolatrici con i fosfori verdi ... e già questo era incredibile; poi un orologio al quarzo al polso di un amico e anche questo sembrava un punto d’arrivo assoluto e poi i videogame e poi la tv a colori e gli M24 della Olivetti e poi e poi…
Adesso assisto all’apparizione di Midjourney (intelligenza artificiale che crea immagini basate su prompt) che sembra rendere il mestiere dell’illustratore inutile, poi chat-gpt che attinge a una marea di fonti e dialoga con te mentre crea testi straordinariamente ben scritti. L’unica cosa a questo punto che mi viene da dire è che l’intelligenza artificiale non avrà mai dei tempi comici ma che tutte le altre cose serie le farà sempre meglio. Ciò che è meccanicistico e procedurale nel fare umano verrà fatto sempre meglio dalla tecnologia.
Sento in questi giorni dire che l’AI può rappresentare una minaccia e che ci distruggerà ma non sento mai una disamina analitica della cosa (avrà accesso ai codici nucleari? Ci plagerà più di quello che sanno fare gli “umanissimi” media oggi?). Indietro non si torna, staremo a vedere. Fra non molto chiacchereremo con il sistema operativo dei nostri device, neppure più con persone vere dall’altra parte dei social.
Non sono allarmato ma cercherò di essere vigile ed osserverò questo inevitabile cambiamento. Sono curioso.
9) Saluti e ringraziamenti
Grazie Federico per avermi ospitato sul tuo blog
Penso che il valore della poesia non sia proporzionato tanto a concetti quali Verità o Precisione Formale ma piuttosto al fatto che ispiri o meno il prossimo, che migliori la sua vita.
Una persona che vive la sua esistenza come fosse trappola, nell’arte cercherà parole di rabbia, chi vuole esser cullato cercherà dolcezza, un idealista illuminazione e risveglio, ecc. .
Sta all’artista creare ciò che in qualche modo arricchisce il lettore, a tal proposito cito il film Amadeus di Milos Forman, nel quale Salieri riconobbe suo malgrado una grande qualità nella musica di Mozart : essa nobilitava l’ascoltatore.
Allo stesso modo la poesia può definire e decidere la realtà del pubblico nei confronti del mondo e nei confronti di se medesimo.
I poeti possono cambiare il mondo.
