La Ghigliottina - NEWS/UPDATES -

Hola, provo a scriver qualcosa, son passati 30 anni!! E non andavo + in skate nel 1983.

Riccardo Ceschini

Io abitavo in via santa maria rocca maggiore che è fra Lungadige Re Teodorico e Piazza Isolo. Sotto dove abitavo, c'era una famiglia italo-americana con cui avevamo una bella amicizia e un forte legame. Mi portavano alla base NATO di Vicenza e li mi abbuffavo di hot dog. Proprio li vidi i primi skate: ti parlo del '77/'78 quando avevo 10/11 anni.

A quei tempi si usavano i pattini, e allora giù a segare i pattini e tagliar legno per far la tavola... armi micidiali! Aggiungi il fatto che, skate o no, ci facevamo del male con i caretini con i cuscinetti a sfere, scianko, pice, tappi e cerbottane... e baseball. Con i caretini noi eravamo dei siori: in via c'era un meccanico, un carrozziere e un rottamaio... cuscinetti a go go ! Ah, e anche un falegname, quindi la tavola!

Riccardo Ceschini

Poi a un Natale, mi danno quella cosa che tanti di noi sognavano + di Gloria Guida o Edwige Fenech: lo skate!! Piccolo rosso e di plastica... E americano, no balle.

L'italia si affidava alla Gioca, producendo degli skate di acciaio, armi micidiali per i malleoli. Ricordo che il mio skate era un pò vecchio, e quelli in legno o fibra di vetro eran già + quotati.

Riccardo Ceschini

Noi andavamo nella vecchia stazione delle corriere di Piazza Isolo con lo skate, o alle Colombare. Ricordo benissimo, un mattino, quando il mio skate finii sotto le ruote del camion delle immondizie e non si ruppe!! Uscií anche un manualetto per imparare i vari tipi di evoluzioni e manovre: ricordo bene il kiffli e il catamarano. Catamarano sei faccia a faccia, seduto sullo skate e piegandoti con il busto dai la direzione... di quei botti contro le porte del garage.... che mal!!

Riccardo Ceschini

Ugolini era il negozio per gli skaters... pacifico. Un pomeriggio il mio amico John mi diede 5000 lire per comprare 2 blocchi, e Ugolini mi disse che non li aveva. Dei blocchi ben specifici, non me li diede perchè non mi conosceva. John andò in negozio e, se non ricordo male, li comprò. John era molto bravo come skaters, e Ugolini bravo anche perchè, alle spalle, aveva un negozio e non è poco. Loro 2 erano in competizione. E, insomma, iniziarono le gare... Ugolini come sponsor? Non ricordo...

Ma la prima gara me la ricordo perchè feci l'apripista. Slalom in discesa sulle torricelle, con il mio skate... paura. Inizio a scendere,a un certo punto uno stronzo allunga la gamba a mò di sgambetto....no comment. Altra gara, era estate, davanti allo stadio... Già era stata chiesta la pista per gli skaters... Salto in alto, si doveva saltare l'asta messa a "X" cm, il mio amico John arrivò secondo, ricordo che ci fu uno scazzo con i giudici...

Poi, vendevano dei tubetti di plastica che una volta piegati facevano una luce radioattiva. Gli skaters mettevono questi tubetti sotto la tavola e scendevano dalle torricelle di notte. Molto meglio quando io ero alle loro spalle e illuminavo la strada con l'auto (Fiat 127, questo però a fine anni 80).

Riccardo Ceschini

Ai Gavi nel 1983 c'erano un paio di punk skaters... Sghimo? Però io avevo mollato lo skate perchè passai al telecomando punk: macchine telecomandate. Una cosa buffa?

Riccardo Ceschini

1980 circa... Io e il mio coinquilino scendiamo dallo scivolo del condominio facendo il catamarano, 1, 2, 3 addosso al garage un botto forte... Quindi esce la solita vecia rompi tutta truccata, pimpante... e io: ohhhh buongiorno... assomiglia a Edwige Fenech... e il mio socio: no a John Wayne!

Tour di inizio estate!